‘Ndrangheta, Cortese aveva sei schede telefoniche

Il bazzoka trovato davanti alla procura di Reggio Calabria

Antonio Cortese, accusato dal boss pentito Antonino Lo Giudice degli attentati ai magistrati di Reggio Calabria, aveva sei schede telefoniche quando è stato arrestato, la mattina del 20 ottobre, al valico italo-sloveno di Fernetti, a Trieste. Due schede erano italiane, quattro romene.

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Maria Elena Perrero