ROMA – La Squadra Mobile di Roma ha arrestato Gianni Cretarola, 31 anni, accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio del boss della ‘ndrangheta Vincenzo Femia, 67 anni, ucciso nella capitale a gennaio. Femia, legato alle cosche calabresi di San Luca, ma da decenni trapiantato nella capitale, venne massacrato in un agguato a Trigoria, alla periferia sud di Roma.
Riferisce sulla Stampa Giulio Gavino, da Sanremo, che Gianni Cretarola, in una notte d’estate del 2001, aveva ucciso con una coltellata alla gola il coetaneo Daniele Delfino in un locale sulla spiaggia di Sanremo. Fu condannato a 16 anni di carcere, con rito abbreviato, ma ne ha scontato solo una parte nonostante la strenua opposizione dei genitori di Delfino sia alla condanna ritenuta troppo mite sia alla libertà. Dopo la scarcerazione, Gianni Cretarola si era trasferito a Roma, in via Palmiro Togliatti.
Ora è stato nuovamente arrestato per omicidio. Per la Squadra Mobile e la procura di Roma ha fatto parte del commando mafioso che la sera del 24 gennaio 2013 aveva assassinato a Roma il boss della ’ndrangheta calabrese Vincenzo Femia, esponente della cosca Nirta nella capitale. L’azione di fuoco sarebbe scattata perchè Femia si era opposto all’apertura di una «locale», una cellula ’ndraghetista, a Roma.