REGGIO CALABRIA – Scadranno il 22 giugno prossimo i termini di carcerazione preventiva per gli imputati detenuti nell'inchiesta Meta che coinvolge 41 persone ritenute affiliate alle cosche della 'ndrangheta piu' potenti di Reggio Calabria e di tutta la regione.
Per questo motivo, il gup di Reggio, Antonella Trapani, davanti alla quale stamani e' iniziata l'udienza preliminare, ha fissato un fitto calendario di udienze per giungere prima di quella data al rinvio a giudizio od al proscioglimento degli imputati.
Nell'udienza di oggi, 16 imputati hanno chiesto di procedere con il rito abbreviato e per loro il processo e' stato fissato per il 20 settembre. Per tutti gli altri l'udienza proseguira' domani con le richieste del pm della Dda reggina Giuseppe Lombardo. Gia' domani dovrebbero cominciare anche gli interventi dei difensori.
Tra gli imputati per associazione mafiosa figurano il boss di San Procopio, Nicola Alvaro; Rocco Zito, di 68 anni, di Fiumara di Muro; Pasquale Libri (72); il boss Pasquale Condello (61), detto ''il supremo''.
L'inchiesta Meta ha anche messo in luce i nuovi equilibri tra le cosche della 'ndrangheta che negli anni '80 avevano insanguinato Reggio Calabria dopo l'uccisione del boss Paolo De Stefano con l'accordo tra le cosche Condello-Imerti, da una parte, e De Stefano-Tegano-Libri, dall'altra, per spartirsi i proventi delle attivita' illecite, in particolare estorsioni, usura e accaparramento di appalti pubblici.
