NAPOLI – Circa la metà degli euro falsi vengono prodotti a Napoli. Lo scrive oggi l’International Herald Tribune. La corrispondente in Italia del New York Times, Rachel Donadio, si è recata a Giugliano, nella periferia del capoluogo campano, dove si trovano i più abili falsari.
Il colonnello dei carabinieri Alessandro Gentili, responsabile dell’unità antifalsificazione monetaria a Roma, non senza qualche ironia vanta il primato italiano e napoletano in particolare: in Italia la moneta falsa ”è una grande tradizione antica ed augusta. Qui viene fatta molto bene e Giugliano è ancora oggi la capitale, possiede i migliori professionisti”.
Nel gennaio 2009, grazie ad una serie di operazioni a Giugliano e in Calabria, erano stati arrestate 109 persone, altre 165 erano state segnalate ai magistrati locali e erano stati realizzati 162 sequestri di materiale illecito. Nonostante l’operazione di tre anni fa, senza precedenti, Gentili sostiene che la tradizione del denaro falso rimane molto viva, anche perchè di tratta di una attività che spesso viene trasmessa da padre a figlio.
Nei giorni scorsi nel sud della Puglia la polizia ha arrestato due persone con l’accusa di contraffazione, spiegando che la criminalità organizzata dei pressi di Foggia lavora ora con quella campana per produrre ingenti quantità di euro falsi.
L’Iht ricorda che l’euro è diventata la valuta preferita dei trafficanti di stupefacenti, anche le banconote false. Piace in particolare la banconota da 500 euro, il taglio più grande disponibile sul mercato.