
GENOVA – Nicoletta Faraldi รจ un dirigente della Regione Liguria. Poche settimane fa, nel pieno della morsa maltempo, disse no alla costruzione di un centro commerciale nei pressi del Bisagno, un torrente che attraversa Genova e che esondando, a ottobre, ha ucciso una persona.
Ma รจ stata spostata d’ufficio e ora si dovrร occupare di animali.
Una mossa politica, le hanno spiegato i suoi capi. Le invece la interpreta come una punizione. La storia la spiega il Corriere della Sera.
La decisione, firmata da Nicoletta Faraldi, รจ del 21 ottobre scorso, dodici giorni dopo che lโonda di piena del torrente che attraversa Genova aveva ucciso Antonio Campanella.
La valutazione di impatto ambientale doveva essere espressa su ยซun complesso polifunzionale, in unโarea di circa 4 ettari, attualmente a destinazione commerciale alimentare, non alimentare e servizi… oltre allโarea denominata ex Officina Guglielmettiยป. Peccato, come nota lโufficio regionale, che lโopera ยซricade parzialmente in fascia A (area storicamente inondata) e parzialmente in fascia B (area inondabile duecentennale)ยป.
Conclusione scontata: ยซVariante inammissibileยป, bocciata la richiesta presentata dalla Talea Spa, braccio immobiliare della Coop Liguria. ยซTutti possono sbagliare – aggiunge la dirigente trasferita -, ma credo che il mio ufficio abbia svolto correttamente il proprio lavoroยป.
Lโassessore alle Infrastrutture Renzo Guccinelli, cinque giorni dopo la ยซrimozioneยป, le ha inviato una lettera, scritta a mano: ยซGentile dottoressa… รจ assurdo e assolutamente falsoยป che la ยซsua sostituzione sarebbe imputabile a una mia decisioneยป e che ยซavrei agito a seguito di un parere su una praticaยป. Poi aggiunge: ยซCaso mai devo dirle che nel momento in cui ho assunto la delega a luglio sono stato sollecitato dai vari livelli del settore a sollecitare al segretario generale una sua sostituzioneยป.
La vicenda di Nicoletta Faraldi รจ stata rivelata da Giacomo Amadori su Libero del 18 novembre 2014:
“Nel Paese Perfetto del governatore della Liguria Claudio Burlando ci sono colate di cemento di destra e di sinistra, buone e meno buone. Per questo ha battibeccato con il premier Matteo Renzi nonostante le 12 ore di fuso orario che li separavano [sostenendo] che ยซi condoni li hanno fatti a Roma, tre in trentโanniยปย [e provando]ย a scaricare su altri anche la piastra dโasfalto costruita sul Fereggiano, lo stesso torrentello che pochi mesi dopo lโennesima copertura esondรฒ causando sei morti.
Un tentativo di scaricabarile che Libero ha smascherato recuperando dichiarazioni e video del giorno dellโinaugurazione dellโopera, con lui in prima fila. E cosรฌ, mentre la Liguria, pezzo dopo pezzo, bare comprese, sta finendo a mollo, a Burlando sta mancando il terreno sotto i piedi. Cโรจ per esempio una scivolosa inchiesta sugli appalti della municipalizzata dei rifiuti che ha portato in carcere tre imprenditori calabresi attivi nel settore e considerati a lui vicini.
Nelle intercettazioni uno degli indagati, Gino Mamone lancia messaggi ยซquasi estorsiviโ (parola di carabinieri) nei confronti del governatore e si dice pronto a vuotare il sacco con i magistrati: ยซPoi ci mando un messaggino a Burlandino (โฆ) che Gino sta chiudendo, che poi va da Pinto (il pm, ndr), non ti preoccupare che gli viene il cagottoโฆ stai tranquillo che quello mi convoca. E gli dico: e allora? Non ti preoccupare faccio come hai fatto te, io a te non ti conosco proprio. (โฆ) No, non ti conosco piรน, lo vado a dire a chi di dovere che cazzo sei (โฆ) Non mi conosci? Ma va a fare in culoโฆ qualche rivincita me la prendo vaiยป.
Veritร o millanterie che siano, i problemi di Claudio Burlandoย non finiscono qui e per lui, che si autodefinisce ยซal capolinea del suo ciclo politicoยป, lโultima fermata potrebbe essere proprio unโex officina per la riparazione di autobus e tram. Nella seduta del 6 novembre del Consiglio regionale รจ stata presentata senza preavviso (non era allโordine del giorno), una delibera con cui venivano spostati quattro dirigenti.
Uno di loro sarebbe stato trasferito per un presunto buco nei conti da 1,1 milioni riferibile al periodo preelettorale del 2010. Con lo stesso documento รจ stato sollevato il dirigente dellโufficio Valutazione impatto ambientale (Via) del settore Ambiente, la dottoressa Nicoletta Faraldi, trasferita dโimperio al dipartimento Salute e servizi sociali.
Questa rotazione dโincarichi senza preavviso รจ apparsa subito strana se non addirittura punitiva. E qualcuno ha iniziato a indagare. Per esempio la consigliera del gruppo misto Raffaella Della Bianca:
ยซCosรฌ ho scoperto che il 21 ottobre la dottoressa Faraldi aveva bocciato una variante al piano regolatore a cui la maggioranza teneva moltoยป.
La modifica richiesta riguardava unโarea di circa 4 ettari in riva a quel Bisagno che รจ esondato un mese fa causando un morto e di cui Burlando รจ commissario ad acta per la messa in sicurezza.
Qui, in base a un nuovo progetto, al posto dellโex Officina Guglielmetti dovrebbero sorgere un centro commerciale e un grande albergo. Non solo: anche parcheggi, ristoranti, bar, palestre e persino un teatro.
Chi cโรจ dietro al piano? La Coop Liguria attraverso il suo braccio immobiliare, la Talea Spa che nel 2010 ha acquistato lโarea per 25 milioni.
Il Sole24ore, qualche anno fa, aveva ricordato il ruolo della societร ยซnellโinchiesta sulla fallita scalata di Unipol a Bnlยป, in quanto ยซazionista di Holmo, la holding che partecipa al controllo del gruppo assicurativo bologneseยป.
Il Sole 24 Oreย in quellโoccasione aveva sottolineato che a Genova una richiesta di variante rifiutata a un privato era stata approvata non appena il terreno in questione era passato sotto il controllo della Talea spa.
Il progetto dellโOfficina Guglielmetti per i comitati della zona รจ ยซunโalluvione di cementoยป.
Nicoletta Faraldi ha provato ad opporvisi per i rischi di inondazione. Il 21 ottobre ha dichiarato, con un decreto, ยซinammissibile la variante al Piano urbanistico comunaleยป e lo ha fatto con queste motivazioni: ยซRicade parzialmente in Fascia A (area storicamente inondata) e parzialmente in Fascia B (area inondabile duecentennale) del piano di Bacino stralcio del torrente Bisagnoยป.
Nicoletta Faraldi cita ยซle criticitร evidenziateยป dalla Provincia e ยซla rilevata difformitร rispetto alla vigente normativaยป del piano di Bacino che non consente ยซallo stato, di effettuare interventi di nuova edificazione e di ristrutturazione urbanistica in Fascia B e in Fascia Aยป.
Persino la struttura regionale di Assetto del territorio avrebbe evidenziato gli ยซaspetti di criticitร idrogeologica nellโarea di interesseยป e ยซprecisato che la proposta richiede una riperimetrazione preventiva delle fasce di inondabilitร ยป.
Qualcuno potrร obiettare che collegare la rimozione di Faraldi a questa sua decisione sia una strumentale e maliziosa interpretazione dello scrivente.
In realtร a unire con un nesso di causa ed effetto le due vicende รจ la stessa Nicoletta Faraldi, tanto che lโassessore allo Sviluppo economico della regione Renzo Guccinelli lโ11 novembre รจ stato costretto a prendere carta e penna e a provare ad allontanare dalla testa della sua dirigente quei brutti pensieri:
ยซGentile Dottoressa ho saputo (โฆ) che le sarebbe stato detto che la sua sostituzione dallโattuale incarico sarebbe imputabile a una mia decisione. Cosa ancora piรน grave che io avrei agito a seguito di un parere di una sua pratica (โฆ) Tutto questo รจ assurdo e assolutamente falsoยป. I motivi per Guccinelli, nonostante la tempistica sospetta, sarebbero altri: ยซNel momento in cui ho assunto la delega a luglio sono stato sollecitato dai vari livelli del settore a sollecitare al segretario generale una sua sostituzioneยป”.
Peggio el tacรฒn del buso, direbbero in Veneto. Infatti lโassessore non spiegava chi e perchรฉ gli avrebbero chiesto di spostare la dirigente. Ma forse Guccinelli, con quella missiva, la stava solo Burlando”.
