
SUSA (TORINO) – Antonio Ferrentino, 57, da sette anni รจ sindaco di Sant’Antonio di Susa. Fino agli scontri del 2005 era lui che guidava il popolo No Tav, ha capeggiato la protesta e ha partecipato fra la gente alle barricate.
Poi ha cambiato vita e si รจ ritagliato un altro ruolo, quello del “mediatore”, del sindaco che vuole il dialogo e ha spinto per l’apertura dell’Osservatorio tecnico sulla linea Torino-Lione.
Ex pci e poi ex pd, Ferrentino รจ passato a Sinistra ecologia e libertร . In un’intervista al Corriere della Sera risponde ย a chi gli rinfaccia di non stare piรน in mezzo alla gente: “Non mi metto a fare a botte con la polizia per partito preso. Ho molti buoni amici nei poliziotti”.
“Nel 2005 era diverso. Cโera un progetto non condiviso. Il tunnel che vogliono scavare non serve. Si tratta di una galleria di sette chilometri che avrebbe dovuto fornire chiarimenti e dritte per costruire il tunnel di base. Peccato che il tunnel di base si farร a prescindere, รจ giร stato deciso. Alla vigilia i No Tav hanno eretto posti di blocco. Un conto รจ la partecipazione, la difesa del territorio. Altro discorso sono i posti di blocco. Il mettersi contro lo Stato. Toni e modi sono stati sbagliati. Deve prevalere il dialogo”. E nel 2005? “La mobilitazione era organizzata e diretta da noi sindaci. Dalle istituzioni”.
