Noale (Padova): lo perseguitava da vivo e da morto ne profana la tomba. Incastrato l’ex datore di lavoro

Ha continuato a perseguitarlo anche da morto. Profanando la tomba con scritte calunniose contro la vedova. I carabinieri hanno incriminato per vilipendio della tomba e diffamazione Bruno Michielan, ex datore di lavoro e vicino di casa di Dino Vallotto, morto a 47 anni nel 1998, a Noale, in provincia di Padova. In quell’anno, l’uomo aveva iniziato a ricevere telefonate anonime e così i carabinieri avevano messo il suo telefono sotto controllo. Poco dopo Vallotto è morto a causa di un male incurabile. L’anno successivo si era scoperto che l’autore delle telefonate era proprio Michielan. Il giorno stesso del funerale, l’uomo aveva fatto ben 240 chiamate anonime al telefono di Vallotto.

Il procedimento giudiziario a carico di Michielan per le telefonate anonime era però finito in prescrizione. L’uomo ha quindi iniziato a deturpare il loculo di Vallotto nel mese di novembre del 2009. Ha raccontato la vedova Gabriella Perale al quotidiano Il Gazzettino: «Andavamo anche tre o quattro volte al giorno a pulire la tomba di mio marito ma la triste vicenda adesso spero sia finita». Michelian, che si era trasferito da Noale a Massanzago, sempre in provincia di Padova, è stato denunciato grazie alle riprese video e alle foto scattate all’interno del cimitero. Gli è stato sequestrato tutto il materiale utilizzato per la profanazione della tomba.

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Sandro