Nocera, i colleghi dell’infermiera rapitrice: “Pregava Padre Pio”

Annarita Buonocore

«Era una donna modello, pregava sempre Padre Pio». Così i colleghi dell’ospedale descrivono Annarita Buonocore, l’infermiera che lunedì sera ha rapito il piccolo Luca Cioffi, appena nato nell’ospedale di Nocera Inferiore.

Per chi lavorava con lei sembra impossibile che si sia macchiata di un simile gesto, perché era sempre gentile e non aveva mai dato segni di squilibrio. Al Cardarelli di Napoli sono tutti stupiti, soprattutto chi ha visto Annarita davanti alla Madonnina e alla statua di Padre Pio: «Incredibile, è sempre stata così gentile. Da qualche tempo non si vedeva in reparto, chissà quanto deve aver sofferto», dice una donna.

«Ci fidavamo tutti di lei. Qualche anno fa anche mio marito ha subito un intervento in questo reparto – spiega la collega Flora Verde -. Quando rientravo a casa chiedevo a Rita di assisterlo. Di lei mi fidavo ciecamente, la conoscevo da dieci anni».

«Qui non sono ammessi errori: i ricoverati sono tutti in condizioni delicate e hanno bisogno di assistenza 24 ore su 24. E Rita, da questo punto di vista, era irreprensibile», racconta il dottore Arturo Agovino, «Siamo allibiti, Rita si è sempre dimostrata affidabile e preparata. Chieda anche agli altri infermieri: tutti diranno la stessa cosa». Un infermiere aggiunge: «Alcuni giorni ci sono barelle ovunque e Rita si rimboccava le maniche e lavorava sodo».

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