L’ imprenditore campano Antonio Buglione, 54 anni, è stato sequestrato nella serata di domenica 12 settembre nella zona di Nola (Napoli). Secondo alcune indiscrezioni il riscatto ammonterebbe a 5 milioni di euro: che sarebbe stato chiesto a Carlo Buglione, uno dei fratelli di Antonio, attraverso una telefonata all’abitazione di Carlo Buglione che vive anche lui a Saviano. In seguito all’allarme ed alle ricerche avviate, i carabinieri hanno ritrovato in zona l’utilitaria del rapito.
Il Corriere della Sera scrive: «Bocche cucite, solo il procuratore capo di Napoli, Giandomenico Lepore, e quello di Nola, Paolo Mancuso, confermano la circostanza». I carabinieri stanno passando al setaccio le campagne della zona.
Il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, con il procuratore aggiunto Rosario Cantelmo, che coordina le indagini della Dda relative alla zona del Nolano, non conferma né smentisce la notizia di una richiesta di riscatto e annuncia che fino a stasera da parte della Procura vigerà il silenzio stampa.
Antonio Buglione, con il fratello Carmine, è il titolare della International security service, un istituto di vigilanza privata a Nola. La sorella Rosa, invece, è sindaco di Saviano, vicino Nola.
L’imprenditore è stato coinvolto in passato in diverse inchieste, tra cui una relativa ai permessi rilasciati dalla Prefettura alle società di vigilanza privata.
