NORCIA – Dalla provincia di Caserta a Norcia, in Umbria, per sfornare centinaia di pizze da offrire sia ai soccorritori che ai cittadini che hanno avuto danni per il terremoto. Protagonista della trasferta è il maresciallo dell’Esercito Italiano, Salvatore Bencivenga, 49 anni, originario della provincia di Caserta e in servizio presso la scuola di amministrazione e commissariato dell’Esercito di Maddaloni (Caserta).
La scuola di Maddaloni provvede a formare gli esperti dell’Esercito Italiano capaci di allestire in tempi brevi cucine campali e sfornare migliaia di pasti. Lo stesso Bencivenga ha formato nel corso della sua attività centinaia di giovani e tuttora provvede alla manutenzione dei mezzi. Il maresciallo Bencinvenga ha preso la sua auto privata, ha agganciato un forno mobile che ha acquistato da tempo e questa sera sfornerà pizze per il personale impegnato nei soccorsi e per gli sfollati. Il sottufficiale oltre alle attrezzature ha portato anche gli ingredienti necessari per fare le pizze.
Otto quintali di mozzarella, quindici quintali di farina, tre forni e trenta uomini per offrire il calore di Napoli impastando e cucinando a Norcia 2.500 pizze. È l’iniziativa partita dal cuore di un pizzaiolo del paese di Lettere, Vincenzo Staiano, con i ragazzi a rischio formati pizzaioli presso la Fondazione “‘A voce de’ creature” del sacerdote don Luigi Merola.
“Abbiamo pianto di commozione davanti al sorriso dei bambini di Norcia che in quella distruzione generale non mangiavano pizza da tanto tempo. Le loro mamme avevano gli occhi lucidi e anche a noi si è spezzato il cuore” racconta Vincenzo Staiano, titolare della pizzeria ‘O zi’ Aniello di Lettere, che già in occasione della festa per la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta al Vaticano, offrì pizze per i poveri. Da anni Staiano forma i bambini di don Merola all’arte della pizza napoletana mediante corsi dedicati a ragazzi tra i 10 e i 18 anni. “Uno di loro, uno scugnizzo che ha imparato l’arte della pizza, è venuto con noi a Norcia – racconta Staiano – è stata una esperienza che ci ha segnato. Un freddo terribile. Abbiamo dormito nelle tende, con i sacchi a pelo, insieme con i terremotati. La mattina non riuscivamo neppure ad andare in bagno. Era tutto ghiacciato”.
Lettere e Norcia si sono gemellate, “per non dimenticare”, presenti i due sindaci. “Poi abbiamo donato un presepe a Norcia e uno alla diocesi, all’arcivescovo Boccardo che ci ha appoggiato in questa iniziativa – aggiunge Staiano – E’ nostra intenzione ritornare dopo le feste di Natale e continuare a sostenere, come possiamo, queste popolazioni finché ne avranno bisogno”.