BRINDISI – “Per 24 ore nessuno ci ha portato neanche una bottiglia d’acqua. Per fortuna che sono arrivati i militari italiani”. A raccontarlo è un naufrago del traghettoNorman Atlantic, sbarcato a Brindisi con la nave San Giorgio la sera del 30 dicembre. L’uomo, un greco originario di Igoumenitsa, è tra i 212 sopravvissuti al naufragio.
L’uomo ha raccontato ai giornalisti:
“Eravamo intrappolati nel fuoco. Non riuscivano a raggiungerci”.
Nel porto di Brindisi le operazioni di sbarco sono iniziate dopo le 21,30 e dureranno per alcune ore, intanto i primi naufraghi sbarcati hanno ricevuto le prime cure a terra in un ospedale da campo allestito nel terminal passeggeri di punta delle terrare. Altri sono stati condotti con dei pullman a bordo dei quali dovrebbero raggiungere un albergo di Brindisi dove saranno ospitati.
In molti, fra quelli che si sono fatti intervistare, hanno lamentato che il traghetto Norman Atlantic era troppo affollato di passeggeri ma soprattutto di mezzi “stipati” nei garage dove è poi divampato l’incendio. Fra le lamentele anche quelle per la disorganizzazione e il ritardo nei soccorsi.