BRINDISI – È in corso il terzo sopralluogo sulla Norman Atlantic coordinato dal pm di Bari Ettore Cardinali con un pool di investigatori, tecnici e vigili del fuoco, saliti a bordo del traghetto su cui si è sviluppato un incendio domenica. Il sostituto procuratore Ettore Cardinali che coordina l’inchiesta sul naufragio sta valutando le condizioni perché il relitto venga trainato al porto di Bari. Il sindaco di Brindisi Mimmo Consales ha puntato i piedi, spiegando con un tweet come non sia disposto ad accogliere nel porto della città il relitto per lungo tempo perché fonte di cattiva pubblicità per la sua città. Quel che resta del traghetto, quindi, potrebbe approdare al porto di Bari.
Nessun corpo è stato trovato durante il secondo sopralluogo sulla Norman Atlantic durato cinque ore ed Nonostante le tecnologie avanzate a disposizione, tuttavia, non si è potuta completare l’ispezione. “Solo una parte delle stive e del luogo in cui erano posizionati i primi mezzi è stata accessibile” hanno detto i tecnici ai pm. In alcuni locali c’era una temperatura di 180 gradi.
Tra le 11 vittime accertate del naufragio (nove salme sono state recuperate, due no) c’è anche una minorenne albanese, la 15enne Racha Charif. Ieri sera è stata identificata anche l’ultima salma che si trova nell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari: è quella di Gerasimos Kazantzidis, autotrasportatore greco. Le altre sette vittime sono i due autotrasportatori campani Michele Liccardo di 32 anni e Giovanni Rinaldi di 34, il sacerdote georgiano 27enne Omar Kartozia, la cittadina turca Havise Savas, i Sasentis Nikolaus Paraschis e Kostantinos Koufopuolos, una donna tedesca, Muller Afroditi.