La scorsa notte, una sequenza di incendi di cumuli di rifiuti abbandonati nelle strade attorno al Policlinico di Palermo, ha prodotto una coltre di fumo nero e maleodorante, che avvolto l’ospedale suscitando non poca preoccupazione tra i ricoverati.
La fiamme sono state appiccate al pattume in via del Vespro e in piazzale delle Cliniche, nelle vicinanze dell’ospedale universitario probabilmente da cittadini esasperati. Ma in tutta la città la scorsa notte sono stati 30 gli interventi dei vigili del fuoco per mucchi di spazzatura in fiamme, in particolare nella zona dell’Acquasanta, in corso Calatafimi, in via Don Orione dove l’incendio si è propagato anche a un’automobile parcheggiata, che è stata danneggiata.
L’azienda cittadina dell’igiene ambientale Amia si è impegnata a normalizzare la situazione entro una settimana. Ma ancora oggi, martedi, Palermo appare invasa dai rifiuti: attorno al cimitero monumentale dei Rotoli il pattume dilaga sui marciapiedi e sulla strada, in zone marinare come l’Addaura da quando due settimane fa si è chiusa la stagione balneare, i rifiuti non sono stati più ritirati e la zona, una tra le più esclusive della città , sede di ville di professionisti, magistrati e politici, è punteggiata di discariche che marciscono con un fetore orribile. Nelle stesse condizioni versano anche le periferie orientali della città e le borgate.
