Stop alle nascite per due mesi all’ospedale di Noventa Vicentina, in Veneto, dove la carenza di ostetriche in queste festivita’ ha costretto alla sospensione dell’attivita’ della sala parto. Le ostetriche in rotazione tra l’ospedale ‘San Bortolo’ di Vicenza e il ‘Pietro Milani’ di Noventa sono in tutto 35. Ogni anno fanno venire alla luce mediamente 3.300-3.400 bambini. Ma in questo Natale, fra malattie, infortuni e irreperibilita’, l’unita’ di Ostretricia e Ginecologia si e’ trovata a fare a meno di una decina di professioniste del ‘primo vagito’.
In questi giorni, tra l’altro, si sono contati anche sette parti consecutivi in poche ore. Cosi’ la decisione della Direzione sanitaria: chiusura fino al 28 febbraio 2011 del punto nascita di Noventa Vicentina e partorienti dirottate obbligatoriamente nell’ospedale di Vicenza – che dispone della neonatologia – o in quelli vicini di Monselice (Padova) o San Bonifacio (Verona). Una scelta, spiega la direzione sanitaria, dettata dalla necessita’ di garantire comunque la sicurezza a tutte le partorienti e i neonati. Non e’ questa la prima volta del resto, spiegano fonti sanitarie, che la struttura vicentina si trova a fare i conti con la carenza di ostetriche.
I tagli alla sanita’ c’entrano poco, semplicemente e’ una figura professionale molto richiesta, e spesso ai concorsi non risponde neppure il numero di candidate minimo richiesto. Anche per questo a Vicenza e’ stato attivato in collaborazione con l’ateneo di Padova un corso universitario triennale per ostetriche, che l’anno prossimo sfornera’ le prime laureate.