Nunzio D’Erme e Marco Bucci arrestati per scontri con Militia Christi a Cinecittà (Roma)

Nunzio D’Erme

ROMA, 24 SET – Arrestati a Roma Nunzio D’Erme (di Action 52 anni) e Marco Bucci (del Csoa Spartaco, 28 anni), per scontri con Militia Christi a Cinecittà. D’Erme e Bucci sono entrambi esponenti dei Movimenti antagonisti romani. Bucci è stato posto agli arresti domiciliari mentre D’Erme è stato portato a Regina Coeli.

Nell’ordinanza di arresto emessa dal gip di Roma è scritto che D’Erme e Bucci sono indagati per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e procurata evasione, tutti commessi in concorso.

I fatti di cui vengono accusati si riferiscono ad un convegno contro l’omofobia tenuto il 21 maggio a Cinecittà, a cui hanno partecipato la parlamentare di Sel Celeste Costantino, il presidente del VII Municipio Susi Fantino e l’assessore del VII Loris Antonelli. All’improvviso si presentarono dei militanti di Militia Christi, movimento ultracattolico di estrema destra. Questa è la versione della Questura su quello che successe:

Due esponenti del movimento ultracattolico ‘Militia Christi‘, che “avevano assistito al convegno limitandosi a consegnare un proprio documento a un esponente politico presente al dibattito, erano stati aggrediti da un gruppo di persone riconducibili ai centri sociali con conseguente e immediato intervento di una pattuglia della Digos: un manifestante era stato bloccato mentre brandiva un punteruolo contro gli agenti – riferiscono dalla questura – Subito dopo gli altri antagonisti, approfittando della superiorità numerica, avevano cercato il contatto fisico con gli operatori della Digos, strattonandoli, spintonandoli e colpendo uno di essi con un casco da motociclista, fino a garantire la fuga dell’arrestato, che si era dileguato, ancora ammanettato, nel cortile dell’edificio, seguito dagli altri correi”.

Viola Giannoli su Repubblica Roma riporta la versione degli attivisti dei movimenti antagonisti:

“Durante l’iniziativa ci fu un’aggressione da parte dei militanti di Militia Christi arrivati per contestare l’argomento del convegno ed esprimere la loro posizione. Iniziarono a insultare e aggredire alcuni ragazzi. E così alcuni intervenirono, tra cui D’Erme”.

D’Erme, che nel 2004 si candidò all’Europarlamento con Rifondazione, arrivando vicinissimo all’elezione con 23 mila preferenze, è stato consigliere comunale e leader dei Disobbedienti romani. Non è la prima volta che viene arrestato:

“La prima volta fu nel 2003 quando insieme a dodici persone finì agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale per aver messo in atto una “preordinata strategia criminale” durante gli scontri all’Eur in occasione del vertice Ue del 4 ottobre scorso. Ultimo atto di una serie di contestazioni iniziate il giorno prima quando D’Erme e altri Disobbedienti scaricarono del letame davanti casa di Berlusconi (azione che costò a D’Erme il ritiro della delega al bilancio partecipato da parte del sindaco Walter Veltroni)”

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