Nuovo lockdown in Italia? Contagi salgono, per i matematici 1000 al giorno a fine mese (Foto Ansa)
Su un possibile nuovo lockdown infatti Repubblica ha consultato Flavio Tonelli, professore di Simulazione dei sistemi complessi all’università di Genova. Quest’ultimo ha elaborato un modello matematico che prende in considerazione l’epidemia da coronavirus in Italia e la sua conseguente evoluzione, per evitare un nuovo lockdown.
Il rialzo dei contagi giornalieri coincide ovviamente con il periodo delle vacanze. Non a caso i contagiato ora sono molto di più i giovani. Da qui la misura del Governo di chiudere tutte le discoteche in Italia e l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto dalla 18 alle 6 di mattina (orario della movida).
Se i contagi in Italia continueranno ad aumentare, potrebbe essere necessario imporre “lockdown localizzati” o “nella peggiore delle ipotesi, zone rosse molto localizzate”: ad affermarlo è il dirigente della Protezione Civile e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo, in un’intervista al Messaggero.
“Sono discretamente preoccupato”, ha detto Mizzo, “se andiamo avanti così, con l’aumento giornaliero dei casi positivi, presto supereremo mille. A un certo punto decideranno i numeri: di fronte al superamento di alcuni limiti, saranno necessarie chiusure. Parlo di lockdown localizzati, questo sia chiaro. Limitati a un certo paese o a un determinato quartiere. Immagino, nella peggiore delle ipotesi, zone rosse molto localizzate”.
“Niente panico: i cittadini sono consapevoli, il sistema sanitario è preparato. Al momento mi sento di dire che la probabilità di un nuovo lockdown è vicina allo zero”: è la rassicurazione del viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, intervistato dal Fatto Quotidiano.
La stretta sui locali notturni è “una scelta che risponde al principio di massima precauzione”, ha spiegato Sileri, “perché è ovvio che in quegli ambienti rispettare le regole è quasi impossibile. Ce li vede i giovani a ballare a due metri di distanza o con la mascherina addosso? È anche vero, però, che al momento non ci sono evidenze di focolai nati sulle piste da ballo. E non credo sarà una mossa decisiva. I contagi andranno avanti a salire con o senza discoteche”. (Fonti Agi, Il Messaggero e Repubblica).