RAVENNA, 13 MAR – Con botte e vessazioni psicologiche aveva obbligato i tre figli della compagna, tutti minori dei 14 anni, a rubare perlopiu' in stabilimenti balneari di Cervia, sul litorale ravennate. Un'accusa che e' costata a un 41enne originario di Taranto ma senza fissa dimora la condanna a sei anni di carcere (la Procura aveva chiesto 8 anni e 8 mesi). Il giudice monocratico Francesca Zavaglia ha anche deciso che l'uomo dovra' pagare 80.000 euro di risarcimenti ai tre figli, i quali come curatrice speciale hanno la dirigente dei Servizi Sociali di Cervia.
Secondo le indagini della polizia coordinate dal Pm Roberto Ceroni, i tre minorenni erano stati costretti a compiere furti dall'estate 2010 a meta' del 2011. Due di loro, sentiti oggi in un'udienza protetta, hanno saputo descrivere alcuni dei luoghi visitati e parte della refurtiva. Sono stati ascoltati anche vicini di casa, dove l'uomo spesso abitava con la compagna. E gli insegnanti dei piccoli: i testi dell'accusa hanno delineato una personalita' aggressiva e incline alla violenza.
Secondo l'imputato – difeso dall'avv.Nicola Casadio – tutto era invece stato frutto di un complotto. A partire dai minorenni, che non lo accettavano in famiglia, per proseguire con i vicini di casa che non lo vedevano di buon occhio perche' meridionale. In quanto ai furti, a suo dire sarebbero stati commessi dai piccoli di loro volonta' e in concorso con altri minorenni della zona. L'uomo e' in carcere da meta' novembre, da quando la Mobile lo aveva trovato a casa della compagna e arrestato su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Antonella Guidomei dopo la richiesta della Procura per maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate, furto aggravato e induzione a delinquere di minorenni. La compagna, e madre dei tre, pure indagata nello stesso procedimento per maltrattamenti in concorso, non era a processo:ha gia' scelto di essere giudicata per rito abbreviato.
