Occhiali 3D, Codacons chiede intervento dei Nas nelle sale cinematografiche

Dopo il parere diffuso lunedì 15 marzo dal Consiglio Superiore di Sanità sugli occhialini per la visione dei film in 3D, il Codacons chiede ai Nas di effettuare controlli in tutte le sale cinematografiche d’Italia e sequestrare gli occhiali che non rientrino nella categoria monouso.

Secondo l’associazione di consumatori «i controlli dovranno accertare il divieto di accesso di bambini di età inferiore ai 6 anni nella sale 3D (considerate le controindicazioni per questa categoria emerse nel parere) e la presenza per gli adulti di intervalli di almeno 10 minuti per ogni ora di proiezione di film in 3D».

Al Ministero della Salute il Codacons chiede di inserire gli occhiali in questione tra i presidi sanitari, «vista la rilevanza che questi hanno sulla salute dei cittadini, secondo le determinazioni del Consiglio superiore di sanità». «Resta da capire perché, se gli occhiali 3D possono nuocere anche agli adulti, per loro non è stata considerata alcuna restrizione – afferma il Presidente Codacons Carlo Rienzi – Su tale aspetto stiamo valutando un ricorso al Tar, considerato che il Consiglio Superiore di Sanità nel suo parere ignora totalmente il principio di precauzione».

L’associazione infine invita gli spettatori a conservare i biglietti relativi a quelle sale che attualmente non osservano le prescrizione del CSS, così da poter aderire alla class action allo studio del Codacons finalizzata ad ottenere il risarcimento dei danni alla salute.

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Emiliano Condò