Dalla sede della Nasa alla Asl 6 di Livorno. Sbarca nel reparto di Oculistica della città toscana il laser degli astronauti che consentirà di fare interventi “senza lama”. Grazie ad una forma avanzata della cosiddetta chirurgia refrattiva, il laser riduce fino ad eliminarli difetti della vista come la miopia, l’astigmatismo o l’ipermetropia, e permette, nel contempo, un recupero visivo veloce e senza dolori o fastidi postoperatori.
“Al momento siamo la prima struttura pubblica, nell’ambito della nostra Area Vasta – ammette con orgoglio Marino De Luca, direttore dell’Unità operativa di Oculistica – ad eseguire questo tipo di intervento il cui uso è stato recentemente approvato anche dalla Nasa per correggere i difetti della vista degli astronauti statunitensi”.
La nuova tecnica utilizza due diversi laser: uno per la creazione del lembo corneale (laser a femtosecondi) e uno per rimodellare la cornea sottostante e migliorare la visione (laser ad eccimeri).
“La novità della procedura – continua De Luca – sta proprio nell’utilizzo del primo laser: se infatti nella tecnica convenzionale il lembo corneale viene creato con una lama chirurgica, la nuova tecnica utilizza solamente il laser, per questo viene chiamata All-Laser, offrendo una maggiore precisione e controllo, riducendo rischi e complicazioni”.
Il laser a femtosecondi, chiamato così perché la durata di ogni impulso emesso dura un femtosecondo (ovvero un milionesimo di un miliardesimo di secondo) agisce all’interno della cornea producendo micro-bollicine che poi vengono rotte, permettendo di sollevare il lembo e mettendo a nudo la parte sottostante di cornea da rimodellare per eliminare il difetto visivo.
“Questo laser, in particolare, permette di essere ancora pù precisi – continua De Luca – sicuri ed efficaci, garantendo di ottenere esattamente ciò che serve in termini di ampiezza e spessore del lembo e quindi di qualità della visione”.
