Avevano escogitato un astuto stratagemma per nascondere la droga proveniente dall’Ecuador. Due olbiesi, Fabio Casula, barista, 35 anni, e Roberto Sanna, operaio, 44, sono stati arrestati. Ricavavano infatti cocaina dalle tele impregnate di droga allo stato liquido. Sono stati i carabinieri del reparto “Cacciatori di Sardegna” a scoprire una piccola raffineria nei pressi di Porto Rotondo dove i due si dedicavano al traffico di stupefacenti.
Le indagini, coordinate dai carabinieri del Reparto operativo di Genova, hanno rivelato che i due olbiesi sono collegati a una banda che organizzava il commercio di droga tra l’Italia e l’Ecuador. E proprio nel paese sudamericano potrebbe essersi nascosto Massimo Casula, latitante dal 2005. Secondo gli inquirenti, potrebbe aver procurato lui la cocaina ed essere lui la mente del piano messo in azione dai due arrestati.
All’interno della raffineria, scoperta nelle campagne tra Olbia e Porto Rotondo, Fabio Casula e Roberto Sanna usavano delle sostanze chimiche in grado di restituire la forma solida alla cocaina.
