ROMA – I tre sampietrini della memoria per le sorelle Spizzichino, morte nei lager nazisti, che erano stati appena messi di fronte alla casa da cui furono deportate, in via Santa Maria in Monticelli 67, sono stati estratti via dal selciato e sostituiti con sampietrini qualunque.
Le tre pietre erano state collocate lunedì 10 gennaio da Peter Denmig, venuto dalla Germania per partecipare alla posa delle nuove 72 pietre d’inciampo, i sampietrini in ottone lucente con su scritto il nome dei deportati uccisi con l’anno di nascita e di morte. Tra le ultime posate, oltre a quelle per le sorelle Spizzichino, anche una per don Pappagallo, il sacerdote ucciso alle Fosse Ardeatine. Nel marzo del 2010 alcune pietre erano state imbrattate come forma di oltraggio.
Ad accorgersi della scomparsa delle tre pietre è stata la parente delle sorelle Spizzichino, Emma Aboaf, che ne aveva fatto richiesta presso lo sportello aperto appositamente alla Casa della Memoria. “Sono rimasta incredula – spiega Emma Aboaf – Giovedì mattina le tre pietre non c’erano più. Per ricordare Grazia, Letizia ed Elvira Spizzichino erano venute da Israele anche le mie sorelle. Ora faremo subito una denuncia”.