PERUGIA – Potrebbe arrivare una svolta nell’omicidio di Alessandro Polizzi, ucciso a Perugia in casa della fidanzata, Julia Tosti. La polizia scientifica ha trovato nell’appartamento ed esaminato due fazzoletti sporchi di sangue e diverse macchie, anche queste probabilmente di sangue, su altri oggetti repertati. Sono invece ancora in corso le analisi sulla pistola, i proiettili e il bossolo abbandonati dall’omicida sul luogo del delitto.
I campioni estratti dai fazzoletti e dalle macchio verranno controllati alla ricerca di tracce di Dna. Se venisse trovato materiale biologico verrà probabilmente confrontato con quello di Polizzi e della Tosti, ma anche con quello degli unici due indagati, l’ex di Julia, Valerio Menenti e suo padre Riccardo.
La notte del 25 marzo Polizzi e la Tosti vennero entrambi feriti con un colpo di pistola da un uomo a volto coperto che aveva fatto irruzione nella loro casa. Il proiettile uccise sul colpo il giovane, mentre la fidanzata venne solo ferita e ricoverata alcuni giorni. Non è quindi escluso che le tracce ematiche possano appartenere proprio a loro.
Una traccia probabilmente biologica è stata rilevata anche sulla pistola usata per l’omicidio. Gli esperti non escludono che si tratti di sangue, forse della vittima o della sua fidanzata, ma solo le indagini in corso potranno chiarirlo. Per l’omicidio e’ stata utilizzata una pistola calibro nove, marca Beretta modello 1934. Arma in uso alle forze armate fino agli anni Novanta.