ROMA – Troppi ”non ricordo” e una conoscenza della lingua italiana non sufficientemente approfondita e appropriata nella confessione di Winston Manuel Rives del primo aprile scorso. Sono le due ragioni che hanno spinto gli inquirenti che indagano sull’ omicidio dell’Olgiata a riascoltare il filippino Winston Manuel Reves, perché ricostruisca con esattezza e dovizia di particolari quanto è accaduto il 10 luglio del 1991 nella villa dell’ Olgiata.
L’interrogatorio si svolgerà nei prossimi giorni e mirerà a chiarire gli ancora molti tasselli che non hanno avuto una spiegazione. La sua confessione, infatti, è stata caratterizzata da molti ”non ricordo”, soprattutto in merito alla sparizione di alcuni gioielli appartenuti alla nobildonna. Specifiche domande gli erano state poste al proposito venerdì pomeriggio nel carcere di Regina Coeli dove è rinchiuso, ma lui si è limitato a dire di non ricordare cosa avvenne. Il filippino si esprime in un pessimo italiano nonostante viva in Italia da tempo, il che complica il lavoro del pm e degli investigatori.