PRATO – Ci sarebbe una lite scaturita da insulti e futili motivi dietro l'omicidio di Abdel Kebir Tayaa, il marocchino di 45 anni ritrovato senza vita all'alba del 3 giugno scorso in un parcheggio dell'ex centro commerciale di Pratilia, alla periferia di Prato.
Dei tre romeni arrestati stamani dai carabinieri di Prato, 2 sono accusati dell'omicidio del marocchino e il terzo di favoreggiamento per aver favorito la fuga dei suoi amici trasportandoli in auto lontano dal luogo del delitto.
I filmati registrati da alcune telecamere avevano evidenziato la presenza di un'autovettura nei pressi di Pratilia nelle ore dell'omicidio: su questa la procura di Prato ha concentrato le sue indagini risalendo ai rumeni. Intercettazioni e appostamenti hanno permesso di risalire al'identita' dei tre uomini, due dei quali avevano fatto riferimento esplicito all'episodio durante alcune conversazioni.
Da quanto ricostruito sembra che quella sera 2 dei 3 romeni avessero avuto un diverbio con il marocchino proprio nei in via Franklin – a un centinaio di metri di distanza dal parcheggio interrato dove e' stato ritrovato il cadavere – per futili motivi. Per questo motivo lo avrebbero rincorso e pestato fino ad ucciderlo.
Questa mattina, dopo il via libera del giudice per le indagini preliminari, sono scattati gli arresti i tre, tutti di origine romena, di 27, 26 e 25 anni, tutti residenti a Prato e lavoratori saltuari nel campo dell'edilizia. Ora si trovano nel carcere di Prato.
Nel corso delle esecuzioni dei provvedimenti sono state eseguite anche le perquisizioni domiciliari durante le quali sono stati sequestrati diversi capi di abbigliamento che saranno analizzati per verificare ulteriori elementi che possano comprovare la loro responsabilita' nel delitto.
