ROMA – Un'azione criminale che si inserisce in una vera e propria guerra tra bande per il controllo del territorio di Roma. Questo, in base a quanto si apprende in ambienti della procura capitolina, il quadro in cui si inserisce l'omicidio di Flavio Simmi, avvenuto ieri in una via del quartiere Prati. Secondo gli inquirenti fare diretti riferimenti alla Banda della Magliana potrebbe apparire riduttivo anche se a piazzale Clodio non si nega che alcuni personaggi del gruppo criminale che insanguino' la Capitale a cavallo degli anni '70 ed '80 hanno continuato ad essere presenti nel panorama della malavita romana.
Ed e' proprio indagando sul percorso ''criminale'' compiuto negli ultimi anni, da questi soggetti gli inquirenti sperano di poter arrivare ad identificare i componenti del commando che ieri in via Grazioli Lante ha freddato Simmi. Dal punto di vista procedurale il fascicolo dell'omicidio e' stato riunito a quello della gambizzazione del 33enne che risale allo scorso febbraio.
"Il delitto – spiegano ambienti della Dda romana – non e' preso in esame come un episodio isolato legato ad esempio a questioni personali o sentimentali: lo abbiamo preso seriamente in considerazione e per questo motivo ci sta lavorando la Dda".
Comunque, poche ore dopo la gambizzazione di Simmi, il padre dell'uomo segnalo' come possibile matrice dell'attentato quella passionale: una relazione, nel 2005, con una donna gia' legata ad un detenuto che avrebbe scatenato l'ira di quest'ultimo. Circostanza sulla quale hanno lavorato gli investigatori senza tuttavia trovare riscontri concreti.