Non voleva che moglie e figlio soffrissero come lui ha sofferto a causa delle malattia che da oltre tre anni lo aveva colpito: questo il senso del biglietto d’addio scritto da Sergio Colella, il finanziere vicentino, di origini campane, che ha ucciso la famiglia e poi si è suicidato a Gallio (Vicenza).
Il bigliettino, in cui in poche righe Colella parla della sua sofferenza e del fatto di non volere «che mio figlio e mia moglie debbano conoscerla nello stesso modo», come rivela l’Ansa, è stato trovato dai carabinieri nel portafoglio dell’uomo.
L’omicidio-suicidio è avvenuto nei pressi di una pista da sci con l’uomo che dopo aver parcheffiato l’auto ha sparato alla moglie a al figlio di 15 anni, prima di togliersi la vita.