Oltre duecento persone denunciate, tra ispettori, dirigenti, organizzatori, docenti, personale amministrativo, collaboratori. Sotto sequestro anche otto società di controllo di istituti e beni immobili e finanziari per un valore di circa due milioni di euro. Sono 400 i diplomi ” facili” scoperti nel corso delle indagini.
L’organizzazione sulla quale hanno fatto luce le indagini della Procura della Repubblica di Gela, era in grado di raccogliere un’ampia fetta di studenti provenienti da tutta Italia. Attirati dalle illecite agevolazioni presso gli istituti sequestrati, pagavano dai 3 mila ai 5 mila euro per ottenere un diploma di scuola secondaria. A seconda del prezzo venivano anche costruite false carriere scolastiche ad hoc, sostenendo gli esami, anch’essi pilotati, per “saltare” qualche anno.
L’attività illegale comportava anche il coinvolgimento dei docenti i quali si prestavano alle falsificazioni dei registri e dei vari atti d’esame. Alla redazione di atti falsi partecipava anche personale amministrativo in servizio presso gli istituti scolastici, consentendo l’iscrizione degli alunni anche se privi dei necessari requisiti previsti e addirittura, in alcuni casi, effettuando iscrizioni al quinto anno pochi giorni prima di sostenere l’esame di Stato.
Le indagini hanno comportato la meticolosa analisi degli atti e dei registri e l’individuazione di oltre quattrocento diplomi rilasciati illegittimamente o sulla scorta di false attestazioni. Si è appurato che gli studenti, oltre a non frequentare, sostenevano esami farsa, dall’esito del tutto scontato. La predisposizione di un vero e proprio sistema collaudato aveva permesso il progressivo espandersi dell’area d’azione dell’organizzazione, che si è ramificata in territorio siciliano e calabrese, anche grazie a centri studi affiliati, istituiti per procacciare gli studenti cui rilasciare diplomi facili.