Decine di famiglie delle case Armellini di Ostia dovranno traslocare: secondo i vigili del fuoco gli edifici sono a rischio crollo. L’ordinanza di sgombero è arrivata il 13 agosto, firmata dal sindaco. Quindici famiglie residenti al civico 15 di via Marino Fasan, a Nuovo Ostia, dovranno andarsene da quelle che negli anni Settanta venivano chiamate – a quanto pare a ragione – le “case di ricotta”.
La leggenda metropolitana vuole infatti che i costruttori, per risparmiare, avessero “allungato” la calce con la sabbia presa dalla spiaggia a pochi metri dal cantiere per edificare le precarie palazzine comunali. Che, oggi, risultano davvero a rischio crollo, come hanno scritto i vigili del fuoco in un dettagliato rapporto inviato al Campidoglio.
A cedere potrebbero essere «i pilastri portanti, con il conÂseguente collasso di tutto il fabbriÂcato». Questo il verdetto degli accertamenti condotti su tutti gli immobili di proprietà del Comune dopo il terremoto che ha devastato l’Abruzzo. Un «pericolo per l’incolumità pubblica» che ha convinto il sindaco Gianni Alemanno a firmare, lo scorso 6 agosto, il provvedimento di sgombero «anche forzoso» degli edifici.
Le famiglie, che saranno ospitate dal residence Borgo del Poggio, sull’Ardeatina, sono però infuriate. Anche perché i tempi del ritorno a casa non sono certi: bisognerà infatti aspettare la fine del restyling delle travi e dei pilastri deteriorati (che potrebbe durare anche svariati mesi) prima di poter garantire la necessaria sicurezza agli inquilini.