Un artigiano di origine croata, Oriano Vidos, di 5o anni, si è impiccato la notte scorsa nella cantina della propria abitazione, in via Borgo Padova, a Camposampiero, nel Padovano, dove l’uomo viveva assieme alla moglie ed a due figli.
Secondo quanto appurato dai carabinieri della compagnia di Cittadella, che si sono occupati delle indagini , l’uomo, un piccolo artigiano del settore edile, era da tempo depresso a causa del fallimento della propria ditta risalente a un paio di anni fa. I carabinieri non hanno comunque trovato biglietti che possano spiegare nel dettaglio le motivazioni del gesto.
Dall’inizio dell’anno altri tre piccoli imprenditori si sono suicidati in provincia di Padova per motivi collegabili alla crisi economica.
La gravità della situazione è comunque testimoniata da un boom di fallimenti. Nell’arco dei 12 mesi del 2009 in Italia ne sono stati registrati oltre 9 mila con un aumento del 23 per cento sul 2008. Lo rileva uno studio di Cerved Group, organismo creato dai fondi di private equity Bain Capital e Clessidra, che precisa come da ottobre e dicembre dello scorso anno sono state aperte circa 2900 procedure fallimentari con un incremento del 15 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2008.
Sempre con riferimento all’intero 2009 l’impennata dei fallimenti ha toccato soprattutto il Nord dove le procedure sono cresciute nel Nord Ovest del 33 per cento, nel Nord est del 26 per cento, nel Centro del 16 per cento, nel Sud e nelle Isole del 16,3 per cento.
Cerved Group segnala anche un particolare interessante: negli ultimi cinque anni oltre 70 mila imprese italiane hanno cambiato la sede legale da una provincia ad un’altra. Non sempre questo è avvenuto per esigenze di carattere operativo: in molti casi, società gravate dai debiti, hanno traslocato per sottrarsi all’azione dei creditori rendendo difficile e comunque più costoso il recupero dei crediti.