RIMINI, 20 SET – Era nata cinque anni fa all' ospedale di Padova, con un parto prematuro indotto – utilizzato come tecnica abortiva – eseguito a 22 settimane e cinque giorni di gravidanza. Pesava solo 562 grammi ma era riuscita a sopravvivere. Ieri una broncopolmonite recidiva se l'e' portata via. La piccola Mariangela, ospitata in una casa famiglia della comunita' Papa Giovanni XXIII nel padovano, era sopravvissuta al parto indotto – cosi' spiega una nota dell'associazione fondata da Don Oreste Benzi – scelto dai genitori dopo che un'ecografia aveva evidenziato la mancanza dei globi oculari nel feto.
''Genericamente i bambini frutto di queste tecniche attuate in eta' gestazionale cosi' avanzata – puntualizza la Papa Giovanni XXIII – nascono vivi e con gravi difficolta' respiratorie, ma vengono lasciati morire perche' indesiderati. Arrivata al mese di vita, i genitori che non se la sentirono di continuare il suo percorso con lei, scelsero di non riconoscerla. Cosi' rimase in carico nel reparto di neonatologia, finche' fu data in affidamento e venne accolta da una Casa Famiglia della Comunita' Papa Giovanni XXIII situata vicino Padova, dove Mariangela e' stata curata e accudita fino ad oggi''.
La piccola, spiegano i genitori affidatari, ''regalava a tutti grandi sorrisi ed e' entrata nel cuore a tutti coloro che l'hanno conosciuta: nonostante il suo delicatissimo stato di salute era una bambina molto vivace ed affettuosa, che per 5 anni ci ha dato la felicita' della sua presenza nella nostra famiglia''. Casi come quelli della piccola padovana – osserva Enrico Masini, responsabile del servizio 'Maternita' Difficile e Vita' della Papa Giovanni XXIII – non sono infrequenti. ''Sappiamo come la tecnica inflitta a Mariangela di aborto cosiddetto 'terapeutico' oltre la 12/a settimana viene praticata ogni giorno nel nostro Paese. Non e' di dominio pubblico, ma l'aborto e' praticato in alcuni ospedali anche fino alla 25/a settimana di gestazione. Il caso di Mariangela e' un caso di umanita' del personale medico dell'Ospedale di Padova che ha lottato per dare a Mariangela la possibilita' di vivere e di una famiglia che, nonostante la situazione difficile, l'ha accolta e accudita giorno e notte per cinque anni''.
Le esequie della bimba si terranno in forma privata nei prossimi giorni.
