PADOVA – Padova: uccide il ladro e deve risarcire la famiglia del bandito. L’uomo infatti non solo è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di carcere, ma anche a risarcire la famiglia della vittima con 325mila euro. Questa la sentenza del tribunale di Padova di primo grado nei confronti di Franco Birolo, il tabaccaio di Civè di Correzzola (Padova) che sparò e uccise il ladro, un moldavo di 23 anni, durante un furto.
Il fatto, come ricorda Il Gazzettino, era accaduto il 23 aprile di tre anni fa. Birolo era accusato di eccesso colposo di legittima difesa. A perdere la vita quella notte a Civé di Corezzola un giovane rimasto riverso sul selciato con una ferita mortale al torace, poco lontano da una Fiat Punto risultata rubata carica di sigarette. Accanto a lui un suo connazionale che in preda al terrore si era consegnato prima al negoziante e poi aiutò i carabinieri a cercare di dare una identità alla vittima.
Siamo nella notte tra il 25 e il 26 aprile 2012, Franco Birolo uccide il giovane moldavo Igor Ursu. Il legale della madre di Ogor Ursu ha chiesto anche un risarcimento di 100mila euro. Il pubblico ministero, Benedetto Roberti, ha chiesto l’assoluzione di Birolo, in quanto l’imputato non “ha commesso il fatto”. La sentenza però, ha parzialmente ribaltato il tutto.
Franco Birolo ha fornito la sua dinamica della tragedia. Secondo il tabaccaio la vittima gli è spuntata all’improvviso di spalle e ha avuto paura. Insomma, il giovane moldavo era dietro il banco della tabaccheria e passava le stecche di sigarette ai complici. Quando il commerciante è entrato nel negozio armato della sua pistola Glock calibro 9 lo straniero ha saltato il banco per tentare la fuga. Gli gli è passato vicino, alla sua sinistra. Il tabaccaio ha avuto paura e ha sparato. Il pm aveva derubricato l’accusa iniziale di omicidio volontario sulla scorta della consulenza balistica. Igor Ursu, 23enne moldavo, era stato colpito da distanza ravvicinata da un proiettile calibro 9 sparato dalla pistola semiautomatica Glock di Birolo.