Gli slip tagliati, una lesione sanguinante della parete vaginale. Lara, 25 anni, di Padova, รจ entrata in clinica per farsi togliere le tonsille e invece denuncia di essere stata violentata mentre era sotto lโeffetto dellโanestesia. Una brutta storia che a livello giudiziario non รจ stata risolta ma che, come ha detto la stessa protagonista al Mattino di Padova, deve mettere in guardia altre giovani pazienti, affinchรฉ โdenuncino senza indugio qualsiasi situazione anomala a livello sessuale dovessero riscontrare durante la loro degenza, sia in strutture sanitarie pubbliche che privateโ.
Sono le 7,30 del 20 luglio 2009, Lara entra viene ricoverata in una clinica privata per sottoporsi a una tonsillectomia. La ragazza viene accompagnata a piedi da un’infermiera in sala operatoria e alle 12.20, come riporta il diario infermieristico, termina lโintervento. Unโoperazione semplice, di routine, che solitamente dura venti minuti. Ma Lara rientra nella sua stanza solo alle 12,50. Un buco di mezzโora, inspiegabile e inspiegato, tanto che la madre della ragazza, messa in allarme dal ritardo, chiede a unโinfermiera se ci siano stati problemi con lโoperazione della figlia. Negativo.
Dopo il risveglio, Lara inizia a sentire i primi dolori: lโeffetto dellโanestesia รจ passato. โNon riuscivo a respirare – racconta al Mattino di Padova – e iniziavo a lamentare i primi dolori alla gola. Dopo dieci minuti mi venne applicata una flebo con un antidolorifico. Ciรฒ รจ avvenuto alle 13 e non giร alle 12.30, come indicato nella cartella clinica. Dovendo essere aiutata a urinare, mia madre mi abbassa pigiama e mutandine. In quel momento sโaccorge che gli slip sono tagliati in senso orizzontaleโ.
Un particolare a cui allโinizio la ragazza non dร peso, attribuendolo a qualche manovra operatoria. Cosรฌ come alle perdite di sangue che scopre sulle mutandine, che attribuisce ai medicinali assunti. Lara il giorno dopo, il 21 luglio, viene dimessa.
Come prescritto dai medici, nei dieci giorni successivi la ragazza assume degli antidolorifici che coprono anche i dolori vaginali. Smessi i medicinali, perรฒ, i forti bruciori restano: niente assorbenti interni, per non parlare di avere rapporti sessuali col fidanzato.
A quel punto Lara ricollega i fatti e decide di farsi visitare da un ginecologo. โAndai alla ricerca delle mutandine rotte, riposte in un sacchetto in attesa d’essere gettate, e contattai il mio ginecologo che, essendo in ferie, mi consigliรฒ di andare subito al pronto soccorso, dove venni visitata dalla dottoressa Alessandra Ruffatti – racconta Lara al quotidiano padovano -. Mi sottopose a un’ecografia transvaginale, riscontrando una lesione a carico della parte sinistra da imputarsi a un movimento di sfregamento piรน che all’inserimento di un eventuale catetere durante l’operazione. E’ come se mi avessero trafitto il cuore con uno spilloโ.
Una violenza sessuale subita durante l’anestesia? La vicenda, in sede giudiziaria, รจ stata archiviata.: il pubblico ministero Sergio Dini e i carabinieri del Nas non sono riusciti a risolvere il giallo. Ma Lara spera che questa vicenda non passi inosservata e esorta le pazienti a denunciare episodi come questo. โIo purtroppo – racconta amaramente – ho atteso 18 giorni prima di sottopormi a una visita ginecologia, collegando erroneamente i miei continui disturbi ginecologici ai postumi dell’intervento subรฌto. Con il senno di poi, andrei di corsa all’ospedale per documentare d’acchito la violenza patitaโ.
*Scuola di Giornalismo Luiss
