Palermo, costringe alunna a ripetere “sono una bulla”: preside condannata

PALERMO – Aveva detto a un compagno “Sembri un fungo“, una presa in giro per un nuovo taglio di capelli. Ma una bambina di 10 anni è stata duramente punita dalla preside: costretta a ripetere la frase “sono una bulla” davanti alla classe finché non è scoppiata in lacrime.

Questa preside di Palermo però è stata condannata per abuso di mezzi di correzione: 20 giorni di arresto commutati in una multa da 700 euro. L’insegnante dovrà anche risarcire i genitori della bambina con 7500 euro.

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Elisa D'Alto