Meglio la galera che i continui rimproveri della moglie: per questo motivo Santo Gambino, muratore di 30 anni, è evaso dagli arresti domiciliari e si è consegnato ai carabinieri chiedendo di scontare la pena in carcere. Dopo essere stato processato per direttissima è stato però nuovamente sottoposto ai domiciliari ed è dovuto tornare a casa.
La vicenda è avvenuta a Villabate, paese alle porte di Palermo. Gambino è andato dai militari e si è fatto mettere le manette pur di non litigare più con la moglie che, per l’ennesima volta, l’aveva accusato di non fare nulla per il sostentamento dei due figli minori.
I militari l’hanno arrestato ma, dopo il processo e una nuova condanna ai domiciliari, il muratore è stato costretto a tornare a casa e a riconciliarsi con la moglie che lo attendeva.
L’uomo era ai domiciliari dopo essere stato arrestato nel marzo scorso dai militari della stazione di Ficarazzi per abbandono di rifiuti speciali e ingombranti. Gambino era stato infatti sorpreso a scaricare da un autocarro materiale edile.