ROMA, 25 FEB – Sequestrato dai Nas Carabinieri di Palermo un caseificio completamente abusivo gestito da un commerciante di prodotti caseari, che produceva formaggi e ricotta in locali carenti dal punto di vista igienico sanitario e in assenza di ogni autorizzazione.
Nel corso dell’ispezione i militari del Nucleo siciliano hanno trovato 5 tonnellate di formaggi tipici (pecorino e caciocavallo) e ricotta (sia fresca che congelata) mal conservati, tenuti in ambienti insalubri, sporchi, avariati e pieni di muffe. I Nas hanno trovato anche 3 quintali di siero di latte in polvere, la cui detenzione negli stabilimenti produttivi e’ vietata in quanto potrebbe essere illecitamente utilizzato per la produzione di ricotta. I militari hanno inoltre accertato che il titolare del caseificio aveva in deposito alcune decine di forme di formaggi di sua produzione, pronte per la commercializzazione, alle quali aveva applicato etichette contraffatte relative ad un altro opificio (risultato completamente estraneo alla vicenda).
Oltre ai prodotti citati, sono stati sottoposti a sequestro preventivo 300 litri di latte fresco bovino, numerosi rotoli di etichette adesive in bianco, nonche’ l’intera struttura produttiva (composta, oltre che dal caseificio – ubicato all’interno di una villetta – anche da altri 3 capannoni adibiti a deposito, confezionamento e salagione dei prodotti, per un valore totale di 500mila euro), unitamente ai macchinari utilizzati per l’attivita’ illecita. Il titolare del caseificio e’ stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per ”detenzione di alimenti alterati ed in cattivo stato di conservazione, vendita di prodotti agroalimentari recanti segni distintivi mendaci e scarico di acque reflue industriali in assenza di autorizzazione”.
In un’altra ispezione in un caseificio nell’Agrigentino, lo stesso Nucleo siciliano ha rinvenuto altre 4,5 tonnellate di formaggio pecorino, in parte invaso da muffe ed in parte privo di documentazione attestante l’origine e la provenienza del prodotto. Anche in questo caso i militari hanno sequestrato i prodotti alimentari, denunciando il titolare della struttura. Il valore di mercato dei prodotti caseari sequestrati, destinati alla commercializzazione in ambito provinciale, ammonta a 110mila euro circa.