PALERMO – Ha cominciato lo sciopero della fame perche', dopo avere perso il posto a scuola, e' stato costretto a vendere tutto, per mantenere se stesso, la propria moglie e i suoi quattro figli. Un bidello precario palermitano, Calogero Fantauzzo, 46 anni, come scrive il quotidiano Repubblica nell'edizione di Palermo, e' stato costretto perfino a mettere in vendita la propria fede nuziale per fare fronte alle spese di una quotidianita' senza futuro.
Il collaboratore scolastico e' in graduatoria da 26 anni e, per sopravvivere, ha dato via tutto. Grazie all'aiuto di amici e parenti, ma anche alle lunghe file nel banco alimentare, riesce a pagare l'affitto di una casa a Santa Flavia, comune nei pressi di Bagheria (Pa), e a comprare il necessario per i figli di 21, 13, 6 e 5 anni.
Fantauzzo si trova al 1.044/o posto della graduatoria del personale Ata e, dopo essere rimasto ancora una volta fuori, ha deciso assieme ad alcuni compagni di sventura di avviare uno sciopero della fame, piazzando una tenda da campeggio davanti alla sede della Regione siciliana, in piazza Indipendenza, a Palermo. ''A mio figlio piccolo, quando mi chiede il succo di frutta – rivela Fantauzzo – dico che il supermercato e' chiuso e intanto cerco i soldi per comprarglielo l'indomani''.
