Sciopero della fame contro i tagli alla scuola. I precari scelgono di manifestare così, almeno alcuni, il loro dissenso verso la rivoluzione targata Mariastella Gelmini.
A fare da apripista dal 17 agosto sono stati tre palermitani: Salvo Altadonna, Giacomo Russo e Pietro Di Grusa. Da venerdì prossimo li seguiranno due precari a Roma, in piazza Montecitorio.
L’istruzione per loro si sta sgretolando così come la tranquillità economica di migliaia di famiglie: sebbene non ci siano ancora i numeri dovrebbero essere fra 15 e 20 mila le persone che perderanno il lavoro.
Dal 13 settembre le aule riaprono in 10 regioni italiane: cosa accadrà ? Repubblica scrive che “buona parte dei 120 mila supplenti in attesa di un incarico a tempo determinato non potrà neppure essere in classe. A Roma, tanto per fare un esempio, fino al 31 agosto si nomineranno i nuovi assunti”.