Sono le panchine pubbliche l’ultima moda, almeno a Cortina d’Ampezzo, in fatto di ‘griffe dolomitiche’ da carpire a tutti i costi, anche al prezzo di una denuncia.
Le ultime a sparire in ordine di tempo sono state due panchine del peso di 150 chili l’una che abbellivano il nuovo golf club, ma le razzie non hanno risparmiato neppure le più modeste – quanto a peso e costo – sedute in legno che l’amministrazione comunale ha posto nei luoghi più frequentati della cittadina bellunese.
Solo lo scorso anno, come riporta oggi il Gazzettino, a svanire misteriosamente sono state un centinaio delle 110 panchine messe a disposizione di ospiti e residenti dall’amministrazione municipale.
Ad unire le singolari sparizioni sembra vi sia un solo movente: la voglia di portarsi a casa un souvenir particolare da mettere nel giardino di casa o nella taverna di città.
A confessare la destinazione d’uso delle panchine è stato, qualche mese fa, l’unico ladro colto in flagrante dalla polizia municipale. L’uomo, residente nel veneziano, aveva candidamente affermato ai vigili, che lo hanno denunciato per furto, che la panchina, con quel tocco ‘montano’ dato dalle gambe di ghisa e dall’ambita scritta Cortina incisa nei listelli di legno chiaro, gli pareva l’ideale per abbellire casa.
Tutto da chiarire il mistero di come i ladri possano essere riusciti a far sparire le due panchine del golf club, ben più difficili da trasportare delle ‘colleghe’ comunali visto che si tratta di tronchi d’albero trasformati in sedute per la sosta, del valore di 400-500 euro l’una.