PANTELLERIA – Nell’isola di Pantelleria in agitazione per i traghetti che mancano, perché la Regione siciliana è a secco di soldi, c’è un sindaco dimissionario che è eletto tre volte e arrestato due. Si chiama Alberto Di Marzo ed è finito agli arresti domiciliari il 22 maggio, accusato di corruzione aggravata perché avrebbe favorito il figlio di un imprenditore edile e avrebbe così intascato una mazzetta da 10mila euro secondo i pm per assumerlo come dirigente in Comune. Adesso a reggere le redini dell’amministrazione c’è il commissario straordinario Giuseppe Piazza, nominato dalla Regione il 19.
Il procuratore di Marsala Alberto Di Pisa aveva detto: “L’imprenditore ha definito il sindaco Di Marzo persona vorace e priva di scrupoli che pretendeva dal 3 al 5 per cento sull’importo degli appalti del Comune”.
Di Marzo, dopo due mandati da sindaco è stato rieletto nelle elezioni del 30-31 marzo del 2010. Il 23 settembre del 2002 lasciò la poltrona quando fu arrestato con l’accusa di aver compiuto estorsioni a danno di altri imprenditori.
Allora, secondo la Squadra Mobile di Trapani, “un gruppo di potere usava metodologie di tipo mafioso” per gestire l’isola di Pantelleria. Stando alla ricostruzione del Corriere del Mezzogiorno con Di Marzo furono arrestati gli imprenditori Antonino ed Antonio Messina, padre e figlio, accusati, oltre che di estorsioni, anche di minacce, detenzione di due kalashnikov e avere commesso un attentato ai danni del tecnico del Comune di Pantelleria Giuseppe Gabriele. In manette finì anche l’ex consigliere comunale di Paceco (Tp) Pietro Leo. Al momento dell’arresto, in possesso al Di Marzo venne trovato un foglio dove erano appuntate cifre che, secondo l’accusa, dovevano essere riscosse dalle imprese. In primo grado, Di Marzo venne condannato a 3 anni e sei mesi di reclusione per estorsione. In appello, però, venne assolto. Il Comune dell’isola dopo il suo primo arresto fu sciolto per infiltrazioni mafiose, con decreto firmato dall’allora ministro dell’Interno Pisanu.
Sul sito del Comune di Pantelleria nella sua biografia si legge: “Alberto Di Marzo nasce a Pantelleria il 7 gennaio 1951, sposato padre di quattro figlie. E’ stato funzionario al Banco di Sicilia fino al 1 gennaio 2010, giorno della sua entrata in pensione. Eletto per la prima volta consigliere nel 1987, nella lista del Movimento Sociale Italiano con 195 voti di preferenza. Nel 1991 si candida nella lista del Partito Liberale Italiano ottenendo 427 voti; assumendo la carica per sei mesi come assessore al bilancio. Nel 1994 si presenta come candidato a sindaco con la lista “Uniti per Pantelleria”. Al primo turno ottiene 1523 voti, pari al 35,9%, andando al ballottaggio con Salvatore Giglio, vince con 2467 voti, pari al 60,3% di preferenza. Nel 1998 si presenta con la lista Pantelleria per l’Europa vincendo con circa il 70% di voti di preferenza”.
L’isola è in subbuglio perché il prossimo 7 luglio scadrà la convenzione con la “Traghetti delle Isole” e i traghetti si bloccheranno: si fermerà il Cossyra. A ottobre Pantelleria vivrà ancora disagi perché scadrà il contratto con la compagnia Meridiana per i collegamenti aerei perché non ci sono soldi.