"Paolo Borsellino ucciso in via d'Amelio perché spiato"

PALERMO – ''Paolo fu ucciso qui, sotto casa di nostra madre, perche' era spiato e si sapeva che veniva a trovarla con regolarita'. Solo il prefetto di allora e il ministro Mancino potevano dire che non era un luogo a rischio'': cosi' Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il giudice ucciso 19 anni fa, spiega la decisione del commando mafioso di organizzare in via d'Amelio l'attentato.

''I killer hanno approfittato del fatto che quando Paolo veniva dalla madre – spiega – abbassava anche le difese psicologiche''. Borsellino ricorda poi il particolare modo del fratello di appuntare le sue visite alla famiglia.

''Quando veniva a casa – spiega – disegnava sull'agenda un cerchio, un punto e una freccia. Mi ha rivelato un collega che il cerchio era il nido, il punto mia madre, la freccia lui''. ''Insomma – ricorda commosso – ritornava al nido''.

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luiss_smorgana