PARMA, 5 SET – Un dentista parmigiano di 57 anni e' stato arrestato dagli uomini della squadra volante della Questura di Parma per aver sottoposto la sua ex compagna a persecuzioni attraverso pedinamenti, telefonate, sms intimidatori, piazzando perfino cimici dentro la sua auto. L'arresto e' stato eseguito a distanza di mesi dal primo provvedimento di carcerazione ai domiciliari che la magistratura aveva adottato nei confronti del professionista. L'uomo infatti si e' piu' volte allontanato dalla propria abitazione, violando cosi' la limitazione alla liberta' personale. Secondo gli inquirenti in tutti questi casi l'uomo avrebbe cercato di continuare a mettere in pratica comportamenti persecutori nei confronti della ex compaqna.
Il 25 agosto l'arresto in flagranza di reato. Il dentista era stato trovato dagli uomini della Questura a poca distanza dall'abitazione della donna e non era riuscito a spiegare le ragioni della sua presenza in quel luogo. Siccome all'epoca del primo fermo le accuse nei suoi confronti erano particolarmente gravi (maltrattamenti in famiglia, percosse, lesioni personali aggravate, ingiurie, violenza sessuale, violenza privata, minacce, atti persecutori, violazione e soppressione della corrispondenza) la Questura aveva chiesto l'arresto con detenzione in carcere dell'indiziato. La Magistratura parmigiana, pur convalidando l'arresto, aveva pero' disposto l'immediata liberazione del dentista e il ripristino della detenzione ai domiciliari. In seguito il tribunale di Bologna, competente in ragione di uno dei reati contestati (quello postale), aveva pero' revocato i domiciliari e disposto la detenzione in carcere del professionista.
Stando alle indagini sembra che l'uomo abbia riempito di 'cimici' l'auto dell'ex compagna allo scopo di seguirne i movimenti e le discussioni. L'episodio si configura, perlomeno in ipotesi, come uno dei piu' gravi casi di stalking avvenuti nella citta' emiliana. Delle indagini, molto complesse, si sono occupati gli uomini della squadra Mobile.
