Papà Parolisi in galera, mamma Melania morta. Con chi crescerà la piccola V.?

Salvatore Parolisi (Foto Lapresse)

TERAMO – Resterà a Somma Vesuviana, con i nonni che fino a oggi l’hanno avuta in affido temporaneo? Resterà nella casa d’origine della sua mamma, morta accoltellata nel 2011, quella casa dove ogni angolo e ogni cornice contiene un ricordo di Melania? Oppure andrà a Frattamaggiore, dai nonni paterni, i genitori del suo papà accusato di aver accoltellato la mamma?

Sarà una sentenza a decidere il futuro di V., la figlia di 3 anni di Salvatore Parolisi e Melania Rea. Venerdì il giudice decide se condannare o assolvere Parolisi. In carcere da mesi, Salvatore rischia l’ergastolo, ovvero la pena richiesta dal pubblico ministero. Ha già perso la patria potestà di sua figlia e una condanna (come un’assoluzione) potrebbe essere decisiva per il futuro della bambina.

Qualunque cosa deciderà il giudice c’è solo da augurarsi che in famiglia trovino il modo di spiegare a V. una realtà difficile da racchiudere in parole. Fino a oggi ci hanno provato soprattutto gli zii, a quanto pare. Il fratello di Melania e la moglie. La zia Nina che le ha insegnato “Aggiungi un posto a tavola”. Ma anche la sorella di Salvatore, Francesca, che in questi mesi, quelli del carcere, ha cercato di dire alla piccola che suo padre era fuori per lavoro. Che pensava sempre a lei. Glielo ha passato al telefono, di domenica, per quei pochi minuti concessi.

Venerdì, quando il giudice deciderà il futuro di Salvatore Parolisi qualcosa cambierà per V. Racconta il Corriere della Sera che il primo giorno d’asilo la piccola Parolisi fosse l’unica a non piangere. Facile concludere che rispetto ai suoi coetanei la figlia di Melania parta appesantita da un bagaglio di esperienze che molti non sperimentano in un’intera vita. L’ergastolo o il proscioglimento del padre potrebbe essere un altro tassello decisivo.

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Elisa D'Alto