ANVERSA DEGLI ABRUZZI – I pastori abruzzesi protestano contro l’ex ministro Michela Brambilla “colpevole” di aver lanciato una sua campagna pubblicitaria contro la strage degli agnelli in occasione della Pasqua. “Ci vogliono far scomparire ma non ci riusciranno”, attacca il presidente dell’Associazione regionale produttori ovi caprini (Arpo), Nunzio Marcelli.
“Da un lato gridano allo scandalo scagliandosi contro il consumo di carne – spiega – e dall’altro commercializzano salmone e gamberetti. Evidentemente nel mondo della comunicazione e dei buoni sentimenti, il pesce non è carne”.
Ma i pastori e allevatori non ci stanno.
“Non bisogna dimenticare – protesta Marcelli – che dietro a tutto questo ci sono storie, aziende, economie, conservazione della biodiversità e turismo, enogastronomia, prodotti d’eccellenza. Che vengono a cercare da tutto il mondo, da Obama a De Niro, che i prodotti pastorali d’Abruzzo li ha voluti nel suo ristorante di New York.
Chi vuole fare scomparire tutto questo abbia il coraggio di dire come stanno le cose: senza allevamenti, senza agnelli, non ci sarebbero più nemmeno questi pascoli, questa fauna selvatica per la cui protezione siamo tutti mobilitati, dal lupo all’orso, simboli di un ambiente incontaminato, quello d’Abruzzo, che è stato preservato fino a qui proprio grazie alla presenza delle greggi, al pascolamento”.