ROMA – E’ di 1,3 miliardi la spesa degli italiani per imbandire la tavola della Pasqua, dove protagonisti sono i piatti della tradizione sopratutto in casa propria o di parenti e amici (84%) ma anche nei ristoranti o negli agriturismi. E’ quanto stima Coldiretti nel sottolineare che, se al ristorante la spesa media per famiglia è di 98 euro, in casa il costo è di poco più della metà , e cioè circa 60 euro per famiglia. Insieme all’agnello i protagonisti della Pasqua sono – sottolinea Coldiretti – i diversi i piatti tipici regionali, come per esempio gli gnocchi filanti e il capretto langarolo in Piemonte, la minestra di brodo di gallina e uovo sodo e le pappardelle al ragù di coniglio in Toscana, ma anche la corallina, salame tipico accompagnata dalla pizza al formaggio mangiata a colazione in tutto il Lazio, e l’immancabile coratella di abbacchio con i carciofi romaneschi per pranzo.
Nelle Marche invece si gusta la Crescia di Pasqua insieme alle uova sode, in Molise è di rigore l’insalata buona Pasqua con fagiolini, uova sode e pomodori, mentre in Abruzzo la protagonista è la capra alla neretese. In Puglia – rileva Coldiretti – il principe della tavola pasquale è il Cutturiddu, agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge, in Veneto onnipresenti su tutte le tavole della festa pasquale sono le tipiche vovi e sparasi, uova sode, decorate con erbe di campo, e in Trentino le polpettine pasquali con macinato di agnello. Come dolce, in Campania la squisita pastiera napoletana è la vera regina dei dolci pasquali.