Pasquale De Vita: “Tanti 7 giorni di stop, ma i gestori sono in allarme”

ROMA – I sette giorni di sciopero dei benzinai annunciati da Figisc e Anisa ''sono tanti, ma si tratta di un'indicazione precisa della loro preoccupazione'' per le misure di liberalizzazione a cui lavora il governo. Lo ha dichiarato il presidente dell'Unione petrolifera, Pasquale De Vita, a margine di un'audizione alla Camera.

''Lo sciopero – ha proseguito De Vita – e' dovuto al fatto che i gestori temono che il giorno in cui ci fosse la rottura dell'esclusiva le aziende recupererebbero la gestione degli impianti, almeno quelli piu' consistenti, e si tratta di un timore ragionevole''.

Quanto alla spaccatura tra i gestori (Faib e Fegica non scioperano), de Vita ha spiegato che ''ognuno vede le cose in modo diverso, ma la componente che ha dei dubbi e' quella piu' consistente''. In ogni caso, ha ricordato, Figisc e Anisa ''devono ancora fissare le modalita' dello sciopero'' anche perche' le questioni sul tappeto ''si dovrebbero sciogliere in questi giorni''.

De Vita ha infine ribadito che anche le aziende sono preoccupate, in particolare che ''le liberalizzazioni non vadano avanti come nel resto d'Europa, cioe' sui contratti, sugli orari, sui self service. Poi che su impianti di proprieta' delle aziende, con investimenti continui da parte loro, con il marchio delle stesse aziende, in complessi che valgono milioni spesso consegnati a titolo gratuito al gestore, si possa comprare la benzina altrove non esiste da nessuna parte del mondo''.

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Daniela Lauria