CASERTA- E' tornato in carcere Pasquale Gianluca Pagano, di 41 anni, di S.Cipriano d'Aversa, ritenuto un fiancheggiatore del clan dei Casalesi. Pagano e' accusato, insieme con altri affiliati alla cosca di avere favorito la latitanza di Antonio Iovine, quest'ultimo arrestato nel novembre scorso dopo circa cinque anni di latitanza.
Pagano era stato scarcerato il 9 maggio scorso per decorrenza dei termini di custodia cautelare insieme con altri otto imputati nel processo a carico di affiliati al gruppo ''Iovine'' e sottoposto al divieto di dimora in Campania e nel Lazio. Pagano aveva stabilito il suo domicilio nel comune di Venafro, in provincia di Isernia.
Il nuovo provvedimento restrittivo nei confronti di Pagano, soprannominato ''bambinone'', e' stato emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della DDA di Napoli poiche', a differenza degli altri imputati scarcerati, non e' accusato soltanto di associazione per delinquere di tipo camorristico, ma anche di concorso in detenzione illegale di armi da fuoco. L'esponente dei Casalesi, infatti, era stato arrestato il 22 aprile 2008 insieme con Ernesto Caterino, poiche' entrambi sorpresi a bordo di una Volkswagen ''Bora'' con un notevole quantitativo di armi e munizioni di provenienza illecita. Inoltre, il 27 dello stesso anno, durante una perquisizione domiciliare, fu rinvenuto e sequestrato un bunker ricavato nella tavernetta dell'abitazione di Pagano, che si ritiene fosse stato utilizzato da Antonio Iovine durante la sua latitanza.
L'ordinanza di custodia cautelare in carcere e' stata notificata a Pagano dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta. L'arrestato e' stato chiuso nel carcere di Isernia.