
ROMA – Il Comune di Roma e la Camera di Commercio di Roma sono stati condannati a un risarcimento di 200mila euro alla vedova di Pasquale Leonardo, conducente Ncc ucciso nel dicembre 2006 da un tassista. Il giudice civile ha riconosciuto che entrambe le istituzioni avrebbero dovuto vigilare sul tassista che era un pregiudicato ed era stato più volte segnalato per fatti di violenza sul lavoro.
Pasquale Leonardo, proprietario di licenza Ncc (noleggio con conducente) è morto nel dicembre 2006, 13 giorni dopo essere stato aggredito dalle parti del Quirinale dal tassista ed ex pugile Alessandro Migliazza. I due quel giorno avevano litigato per accaparrarsi dei turisti usciti da un hotel. Leonardo è morto, e Migliazza è stato condannato in via definitiva per omicidio preterintenzionale.
La compagna di Leonardo, però, ha fatto anche una causa civile di risarcimento sostenendo che né Comune né Camera di Commercio avessero vigilato sulla personalità di Migliazza. Il giudice le ha dato ragione e ha riconosciuto “a carico dell’Amministrazione capitolina un chiaro dovere di vigilanza sui titolari di licenza di taxi”, ritenendo che la Camera di commercio abbia avuto “una grave omissione in ordine alla tenuta dell’Albo”, rimanendo inerte nonostante avesse avuto cognizione “dei carichi pendenti di Migliazza e avviando il procedimento di cancellazione dall’Albo solo dopo il tragico evento del 7 dicembre 2006”. Stessa conclusione per il Comune, il quale “a fronte di reiterate segnalazioni sulla condotta del Migliazza non risulta abbia assunto alcuna iniziativa di verifica”.
