
CASERTA – Una lettera di addio di un suicida campano a Milano ha fatto riaprire il caso di Pasqualino Porfidia, il bambino di 8 anni sparito nel nulla il 7 maggio 1990 mentre giocava in strada, a pochi metri dalla sua casa a Marcianise, in provincia di Caserta.
L’attenzione degli investigatori si concentra su una traccia che porta a Milano: la lettera lasciata prima di suicidarsi da un uomo originario di Marcianise. In quel lungo biglietto l’uomo racconta di numerosi abusi subiti da quando era bambino.
La svolta sul caso è arrivata grazie ad un’associazione di volontariato, “Noi voci di donne”, che assiste la famiglia: durante i colloqui con i familiari del bambino sarebbero emersi particolari importanti che all’epoca erano stati trascurati. Lo scorso 7 marzo l’avvocato della famiglia Porfidia, Salvatore Gionti, ha presentato l’istanza di riapertura delle indagini.
