FIRENZE – Sei stanco, vuoi fare una pausa sul lavoro fumando una sigaretta? Bene, a Firenze quello è tempo perso: il tempo da molti dipendenti dedicato al recupero della fatica è considerato tempo sottratto alle occupazioni per le quali si è pagati. Quindi, seguendo questo ragionamento, un ufficio del comune di Firenze (amministrazione pubblica quindi, non rigida azienda privata) ha stabilito che bisogna timbrare il cartellino per la pausa sigaretta. E quindi recuperare quei minuti.
La piccola rivoluzione potrebbe presto allargarsi perché ha già ricevuto il plauso del sindaco Matteo Renzi e potrebbe anche piacere al ministro Renato Brunetta. La decisione è partita dal dirigente dell’ufficio anagrafe del Comune che qualche giorno fa ha invitato i dipendenti a strisciare il badge per la pausa sigaretta. La cosa ha suscitato le polemiche dei lavoratori che si sentono così discriminati rispetto ai dipendenti degli altri uffici comunali che non devono rispettare la stessa regola.
Ma il sindaco, venuto a sapere dell’iniziativa, ha dato manforte al dirigente: “A togliere questa regola non ci penso neppure”, ha detto Renzi, “questo è un periodo in cui chi lavora per il pubblico ha una grande responsabilità. Ciascuno è libero di prendere il caffè o di fare una pausa per la sigaretta, però è serietà timbrare il cartellino”.
Qualcuno a palazzo Vecchio ipotizza scenari foschi: “Se andiamo avanti di questo passo dovremo timbrare il cartellino anche per andare in bagno”.