ROMA – La tariffa per le chiamate è conveniente finché dura, molto meno quando finisce. La bolletta che si impenna quando ci sono consumi extra per l’aria condizionata d’estate. Il tormento di solito arriva per telefono: accettare o no le mille offerte di compagnie telefoniche o di energia? Il guaio è che spesso al telefono le informazini sono parziali, mentre sul contratto ci sono mille clausole. E il conto, alla fine, arriva. “Accade spesso nei settori delle liberalizzazioni, dalle tlc all’energia” dice Ivano Daelli (Altroconsumo).
“I contratti a rischio sono quelli ‘a distanza’: le proposte sono fumose e il consumatore non sa che quello telefonico è un vero contratto, quindi dice “sì” con leggerezza, non considerando che la conversazione è registrata e l’affermazione è una firma”. E veniamo alle pay-tv. In questo settore capita di disdire un contratto dopo qualche mese dalla fine della promozione, peccato che la risposta può essere che bisogna aspettare la fine dell’anno continuando a pagare il servizio. Cosa che succede anche nel settore carte di credito.
